Tra tutte le discipline sportive, la più benefica per il cuore pare essere la pedalata in acqua, eseguita su una speciale bicicletta fissata sul fondo di una piscina.
A sostenere la tesi sono i ricercatori del montreal Heart Institute. L’idrobike, sebbene consenta un allenamento aerobico silmile a quello effettuato con lo spinning, a differenza di quest’ultimo o della corsa, ma anche della camminata veloce, non affaticherebbe il cuore, anzi permetterebbe di ridurre i rischi di attacchi cardiaci dal 32 al 55%.
All’Università di Milano hanno invece condotto degli studi su atleti di 43,7 anni di età media, dimstrando come il corrrere all’indietro, sebbene sia contro natura, favorisca un maggior equilibrio, provochi un minor impatto sulle ginocchia e sulle articolazioni, consentendo, inoltre, di bruciare più grassi rispetto alla corsa in avanti (circa il 30% in più).
L’allenamento in retro stimola muscoli poco usati e può essere scelto da chi ha ginocchia fragili e problemi di equilibrio.