Covid, quali sono i materiali sui quali sopravvive più a lungo? Fin dall’inizio della Pandemia, la questione del virus che resta sulle superfici degli oggetti è stata una delle più delicate. Mascherine e distanziamento ci permettono di non essere contagiati dalle altre persone, ma come la mettiamo con la possibilità di prendere il virus toccando oggetti?
Innanzitutto, sappiate che si tratta di una possibilità molto rara. Non impossibile e proprio per questo una corrette e frequente igiene delle mani è una delle arme più efficaci contro il virus. Detto questo, secondo un recente studio, il virus sopravvive più o meno a lungo sulle varie superfici a seconda del materiali di cui sono fatte. Vediamo insieme i dettagli della ricerca.
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Su quali materiali il Covid sopravvive più a lungo?
A dare una risposta a questa domanda ci ha pensato uno studio condotto da un team di esperti scienziati dell’Indian Istitute of Technology di Mumbai, in India. Secondo questa ricerca, la carta non è un ambiente molto favorevole per il virus, al contrario invece della plastica.
Vi basti pensare che sulla carta il Covid sopravvive appena tre ore, mentre può arrivare fino a 4 giorni sul vetro. Quanto sopravvive, invece, sulla plastica? Su questo materiale, così come sull’acciaio inossidabile, il Coronavirus può restarci fino a 7 giorni.
Sulla base del nostro studio consigliamo di rivestire i mobili di ospedali e uffici realizzati con materiale impermeabile, come vetro, acciaio inossidabile o legno laminato, con materiale poroso, come un panno, per ridurre il rischio di infezione al tatto.
Con queste parole, uno degli autori della ricerca, accende i riflettori su una questione molto importante. Secondo gli autori dello studio, sarebbe infatti molto importante rivestire le superfici degli edifici più frequentati con materiali adeguati. Ecco invece lo studio riguardo alla possibilità di indossare due mascherine invece di una.