Parliamo dei cosiddetti superdiffusori, ovvero coloro che sono in grado di trasmettere il Coronavirus ad un numero maggiore di persone. Ne sentiamo parlare da inizio Pandemia e finalmente uno studio ha provato ad analizzare quali sono i fattori che rendono le persone più propense a questa condizione.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy Sciences. Condotto da un team di esperti scienziati della Tulane University, del Massachusetts General Hospital, del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e dell’Università di Harvard. Vediamo insieme i risultati di questa importante ricerca.
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Coronavirus, ecco chi sono i superdiffusori e come trasmettono il virus
I fattori che più di ogni altro contribuiscono a rendere un soggetto un superdiffusore sono tre. La carica virale, l’età (più si è anziani e più è facile trasmettere il virus) e anche l’obesità. Secondo la ricerca infatti il volume delle particelle emesse, così come la quantità, variano moltissimo da persona a persona.
Tanto per fare un esempio, secondo i risultati di questa ricerca le persone anziane con un indice si massa corporea alta e con molta carica virale possono produrre circa il triplo delle particelle emesse rispetto al resto dei soggetti. Ecco le parole dello scienziato Chad Roy della Tulane University per spiegare la questione:
“Le goccioline di aerosol nei primati non umani sono aumentate con il progredire dell’infezione da nuovo coronavirus, raggiungendo i livelli massimi una settimana dopo l’infezione, per poi tornare alla normalità dopo circa due settimane. Durante il picco, le particelle virali raggiungevano le dimensioni di un micron, il che rende più facile la trasmissione degli agenti patogeni visto che in questo modo possono restare sospese nell’aria per un tempo più prolungato”.
Per concludere, è importante dire che ogni soggetto infetto può produrre un notevole numero di particelle in grado di contagiare qualcun altro. Giovane o anziano che sia. Ecco perché è sempre importante utilizzare tutti i dispositivi di protezione che ormai conosciamo molto bene. Ecco invece la nuova mascherina a 5 strati che uccide il virus.