Il diabete di tipo 2, chiamato anche diabete mellito non isnulino dipendente, è caratterizzato da glicemia alta nel sangue ed è la forma più frequente (il tipo 1 colpisce i bambini ed è più raro), con il 90% del totale dei malati.
Nel nostro Pese ne soffrono tre milioni di persone, alle quali va aggiunto un altro milione che ha il diabete senza saperlo e, ancora, 2,6 milioni che hanno difficoltà a mantenere la glicemia nella norma, condizione che in genere prelude allo sviluppo del male.
Se il pancreas non funziona Il diabete di tipo 2 si manifesta di solito in età adulta con pochi sintomi. La sua causa organica è la scarsa produzione di insulina o una sua azione insufficiente. Questa sostanza, prodotta dal pancreas, ha il compito di facilitare l’ingresso del glucosio nelle cellule e di trasformarlo in energia.
I fattori di rischio Sebbene il diabete presenti un’importante componenete ereditaria, è determinato soprattutto da scorretti stili di vita.
Il sovrappeso Il primo fattore di incidenza della malattia è il sovrappeso: non è un caso che le percentuali dei malati di diabete nei vari Paesi crescano di pari passo con quelle degli obesi.
Il fumo Un altro importante elemento di rischio è il fumo perché, sebbene sia ancora in fase di studio, pare che incentivi la resistenza all’insulina.
Il sonno insufficiente Anche dormire poco e male aumenta le possibilità di ammalarsi: chi lo fa meno di 6 ore per notte ha il 60% di probabilità in più di sviluppare il diabete di coloro che hanno una buona qualità del sonno.
Non fare la prima colazioneSaltare la colazione predispone alla comparsa de diabete di tipo 2. I ricercatori hanno dimostrato che coloro che consumano questo pasto più di cinque giorni alla settimana hanno il 31% di probabilità in meno di sviluppare la malattia rispetto a chi fa colazione meno di tre volte alla settimana.