Ci sono novità sulla carica virale del Covid. Secondo gli esperti, infatti, nell’ultimo periodo si è modificata. Quando parliamo di carica virale di un virus, parliamo del numero delle copie del materiale genetico presente in un millilitro di materiale biologico estratto da un tampone.
Stando a quanto affermato dai virologi, infatti, la carica virale del Covid si è abbassata. Vediamo insieme quali sono le ultime novità riguardo all’emergenza sanitaria che stiamo affrontando e che ha accompagnato tutto il 2020.
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Covid, novità sulla carica virale: ecco che cosa è cambiato
A parlare è il virologo Francesco Broccolo dell’Università Milano Bicocca e direttore del Laboratorio Cerba di Milano. Secondo le sue dichiarazioni, la carica virale del Coronavirus si è decisamente abbassata (finalmente una buona notizia).
I dati infatti parlano chiaro. In questi giorni, infatti, solo il 5% dei pazienti analizzati ha una carica virale superiore a un milione. Stiamo quindi parlando del 20% dei positivi e pensate che a Ottobre la percentuale registrata era invece dell’80%. Insomma, un bel cambiamento.
I pazienti che invece hanno una carica virale superiore al miliardo sono invece l’1% di quelli analizzati, ovvero il 5% dei positivi. Secondo quando dichiarato da Broccolo, dunque, le cariche virali sono in diminuzione rispetto all’inizio di questa seconda ondata.
Questo risultato spiegherebbe perché negli ultimi giorni i test antigenici immunocromatografici stiano andando sempre peggio e siano poco affidabili. Queste le dichiarazioni del virologo Francesco Broccolo:
Le cariche virali stanno diminuendo significativamente rispetto ad inizio di ottobre, quando circa l’80% dei positivi aveva una carica superiore ad 1 milione, indicando una riduzione delle infezioni attive.
Finalmente dunque arriva una buona notizia, anche se come sempre ricordiamo l’unico cosa che conta è continuare a tenere alta la guardia. Ecco invece lo studio che ha scoperto che il gruppo sanguigno condiziona il contagio e la gravità della malattia.