Capelli: non sono di un unico tipo e possono essere soggetti a disturbi piccoli e grandi.
Secondo gli esperti i disturbi ai capelli sono in aumento, forse a causa dei trattamenti ai quali vengono sottoposti in età sempre più precoce.
I problemi dei capelli possono essere risolti rivolgendosi a un esperto: conoscere il proprio tipo di capelli e le loro caratteristiche è il punto di partenza per prendersi cura della loro salute e quindi della loro bellezza.
Capelli sottili e delicati
Sono morbidi, setosi e leggeri: proprio per questo, però, chi ha i capelli sottili sa quanti problemi possano creare. Infatti, i capelli fini sono più delicati rispetto a quelli spessi.
Normalmente i capelli sono composti da tre parti concentriche, cuticola, corteccia e midollo. Quelli sottili, però, possono essere privi di midollo e speso la cuticola è più sottile, con uno spessore inferiore rispetto alla media. Inoltre, le molecole di cheratina che li costituiscono sono scarse. I capelli fini risultano quindi non solo di diametro inferiore, ma sono più facilmente attaccabili dagli agenti esterni, come i lavaggi aggressivi, le tinture, le permanenti, le spazzolature intense.
Inoltre, sono più difficili da tenere puliti perché si presentano piuttosto untuosi.
Grassi e “pesanti”
Appena lavati sono morbidi e setosi, ma dopo un paio di giorni assumono un aspetto pesante, si uniscono in ciocche lucide fin dalla radice e talvolta hanno un cattivo odore. Sono i capelli grassi, una tipologia di chioma che assume ben presto trascurato e che richiede, apparentemente, solo un’adeguata igiene con shampoo leggero tutti i giorni.
In realtà è importante capire il perché dei capelli grassi e risolvere il problema di conseguenza.
Le cause sono spesso genetiche: se il padre o la madre hanno questo problema, anche il figlio può soffrirne.
Se i capelli restano grassi anche dopo l’adolescenza è opportuna la visita dal dermatologo: soprattutto nelle donne, la presenza di capelli molto grassi, di brufoli sul viso e di peluria evidente può derivare da squilibri ormonali.
Secchi, aridi o rovinati
Molti sono convinti che i capelli secchi siano facili da gestire, che richiedano meno attenzioni di quelli grassi e che restino freschi più a lungo. Invece non è così: i capelli secchi sono ruvidi al tatto, difficili da mettere in piega e, se lunghi, appaiono spesso crespi e stopposi.
I capelli possono essere secchi per cause costituzionali o per colpa di agenti esterni.
Quelli secchi per cause genetiche hanno ghiandole sebacee che producono poco sebo. Possono però contribuire anche cause di tipo nutrizionale: una persona che segue una dieta povera di proteine e minerali sarà soggetta a un progressivo impoverimento dello strato di cheratina che avvolge ogni fusto, con conseguente inaridimento.
Molto più spesso, però, i capelli diventano secchi per cause esterne, ossia per trattamenti estetici aggressivi e frequenti come tinture e permanenti, cui non segue l’applicazione di un adeguato prodotto ammorbidente. Anche i lavaggi troppo ravvicinati, l’uso di phon caldissimo per la messa in piega, l’impiego della piastra elettrica tendono a rendere i capelli aridi.
Non vanno poi dimenticati i fattori ambientali: l’esposizione ai raggi solari, il sale, il cloro delle piscine, l’inquinamento danneggiano la salute dei capelli in genere, ma in particolare di quelli secchi più soggetti alle “doppie punte” o tricoptilosi, segno di una maggiore usura della fibra del capello che, inaridita al massimo, si divide in due o più punte.