Bellezza: l’acido glicolico e quello ialuronico fanno bene alla pelle, ma ognuno a modo proprio.
Acido glicolico: più luce e levigatezza
È il più piccolo degli alfa-idrossiacidi, una famiglia di acidi naturali largamente utilizzata in cosmetica e in medicina estetica.
Idratante a basse concentrazioni, a dosi più elevate svolge una decisa azione esfoliante e stimolante sul rinnovamento cutaneo rallentato dall’età; questo lo rende indicato per dare nuova luce e vitalità alla cute, contrastando con efficacia rughe e macchie, discromie, esiti cicatriziali, melasma e smagliature. Insomma, un toccasana per la bellezza della pelle.
Come tutti gli acidi, induce un incremento della sensibilità cutanea all’esposizione solare; pertanto il suo impiego è consigliato nei mesi invernali. Dopo l’utilizzo dell’acido glicolico sotto forma di peeling è consigliabile proteggere la pelle con creme ad alto fattore protettivo.
In cosmetica: preservare la bellezza, contro i segni del tempo
A basse concentrazioni (tra il 4 e il 10%) ha una funzione idratante utile per tutti i tipi di pelle. A percentuali superiori, che possono arrivare fino al 30% svolge un’azione esfoliante e rinnovatrice, preziosa per le pelli stanche e segnate. Leggi anche Ecco che cosa concorre all’invecchiamento della pelle
I prodotti che lo contengono sono utili per attenuare rughe e macchie, rendere uniforme e luminoso l’incarnato, ridurre la visibilità dei pori e delle imperfezioni. Si impiegano a cicli di un mese da ripetere anche più volte l’anno, purché con un periodo di pausa di 30 giorni tra l’uno e l’altro.
Acido ialuronico: più idratazione e turgore
È un glicosaminoglicano, componente fondamentale dei tessuti connettivi e abbondante a livello del derma, dove svolge un ruolo di sostegno e di nutrimento, garantendo l turgore e l’elasticità della cute. Una delle sue peculiarietà è l’elevata capacità di assorbire acqua e di gonfiarsi offrendo idratazione e pienezza alla pelle.
La durata del risultato dipende dal tipo di acido ialuronico utilizzato, ma soprattutto dalle caratteristiche individuali, come l’età, la predisposizione personale, il fumo, l’esposizione ai raggi solari o alle lampade Uv, la manipolazione continua della zona trattata.