Capita che cibo e farmaci formino una strana coppia: a volte si completano, altre si ostacolano, altre ancora si potenziano a vicenda, creando sgraditi effetti speciali.
Se si usano determinati medicinali, alcuni alimenti vanno evitati e,viceversa, se si è consumata una dose eccessiva di un determinato cibo è bene non scegliere proprio quel farmaco.
Latte più antibiotici. Il latte è uno dei pochi cibi graditi ai bambini che stanno poco bene e che stanno seguendo una cura con antibiotici. Il latte può diminuire l’efficacia di moltissimi antibiotici, anche dei più comuni, ritardando la guarigione dei più piccoli.
Soia più ormoni tiroidei. Gli alimenti a base di soia (farina, latte, tofu, seitan) rendono inefficaci i farmaci usati per i disturbi della tiroide. Stesso effetto hanno anche le dosi abbondanti di caffè, tè e cacao.
Pompelmo più statine. Il succo di pompelmo potenzia l’effetto delle statine, farmaci usati contro il colesterolo. Un’azione simile, ma meno intensa, l’avrebbero arance, melagrana e ribes: alimenti che, tra l’altro, sono ricchi di sostanze antiaggreganti contro i grassi nel sangue.
Lattuga più anticoagulanti. Le crucifere, come cavoli e verza, e le verdure a foglia larga come spinaci e lattuga, ostacolano l’effetto degli anticoagulanti , favorendo il rischio di ischemie e trombi per la presenza di vitamina K, che esercita una spiccata azione antiemorragica.